L’Orange Pi RV2 è la SBC che una potente CPU AI a 8 core, supporto RISC-V e ricche interfacce per progetti edge, smart home, robotica e molto altro.
OrangePi RV2 è una scheda di sviluppo economica basata su RISC-V con CPU AI RISC-V Ky X1 a 8 core, che offre una potenza di calcolo general-purpose pari a 2TOPS per supportare la rapida implementazione di algoritmi di modelli di intelligenza artificiale. Dispone di 2 GB / 4 GB / 8 GB di memoria LPDDR4X, supporta moduli eMMC (16 GB / 32 GB / 64 GB / 128 GB opzionali), Wi-Fi 5.0 + BT 5.0 con supporto BLE.
OrangePi RV2 offre un ricco set di interfacce, la connesione Ethernet Gigabit, due slot M.2 M-Key (PCIe 2.0 a 2 corsie), che supportano l’installazione di SSD NVMe. OrangePi RV2 è elegante e compatto, misura solo 89 mm x 56 mm x 1,6 mm e, grazie alle sue potenti funzionalità, può essere ampiamente utilizzato in sistemi NAS, elettronica commerciale, robotica intelligente, smart home, controllo industriale, edge computing e così via.
OrangePi RV2 supporta Ubuntu 24.04 ed è stato ottimizzato per DeepSeek per aiutare gli utenti a realizzare rapidamente una gamma di innovazioni di convergenza AI.
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Specifiche tecniche
L’Orange Pi RV2 è basato su processori RISC-V, scelta già intrapresa con il modello Orange Pi RV, sebbene in questa occasione si sia scelto un Ky X1 8-core, da 1.60 GHz con architettura a 64-bit, molto più performante dei classici ARM A55, usando solo la CPU per fare calcoli di intelligenza artificiale fino a 2TOPS, senza bisogno di un chip NPU. Così non serve preparare modelli IA complicati in anticipo, il che rende tutto più semplice, veloce da usare e facile da collegare con gli strumenti AI già esistenti.
Al processore vengono associati 2GB/4GB/8GB di RAM LPDDR4X, in base al modello scelto, con possibilità di adoperare una MicroSD fino a 1 TB, un eMMc fino a 128GB oppure uno o due SSD, da collocare nello slot PCi-E per M.2 da 2280 o in quello da 2230.
Allo storage associamo anche la memoria SPI da 128Mb o da 256Mb.
Passando alla connettività, troviamo due porte Gigabit Ethernet fino a 1000Mbps gestite da due chip YT8531C-CA, una connessione Wi-Fi 5.0 e una connessione Bluetooth 5.0, entrambe affidate al chip AP6256.
Il dispositivo offre tre porte USB 3.0 (velocità teorica fino a 5 Gbps), gestite da un controller PCIe, una porta USB 2.0, una porta HDMI 2.0, un jack audio da 3,5mm, audio gestito da chip ES8388, una corsia DSI per collegare un monitor LCD, due connettori per interfacci CSI per camera, oltre a un pulsante di accensione/spegnimento, uno di boot e un pulsante di reset.
La GPU è integrata nella CPU RISC-V, fornendo un sistema dual monitor (un monitor da porta HDMI e l’altro da connettore DSI), con risoluzione fino a 1920 x 1440 a 60FPS.
L’Orange Pi RV2 possiede 26 pin header per la gestione delle interfacce UART, I2C, PWM e SPI, oltre alle alimentazioni a 3,3V e 5V.
Troviamo anche un connettore a due pin da 1,25mm per connettere una batteria da 3,3V al modulo RTC integrato.
L’alimentazione richiesta per l’Orange Pi RV2 è di 5V e 5A, erogabili da connettore USB Type-C e disponibili in uscita anche da i due pin posti a lato del connettore.
Sistema Operativo
L’Orange Pi RV2 è fornito di soli due sistemi operativi: OpenWRT e Ubuntu 22.04, quest’ultimo disponibile sia in versione server che con GUI, tuttavia al momento manca il supporto di Armbian.
Ubuntu
Per installare Ubuntu sul nostro device è sufficiente una MicroSD, l’immagine del sistema operativo e Rufus. La procedura è semplice: scarichiamo ora un tool chiamato Rufus [LINK], utile per caricare su una MicroSD l’immagine che poi installeremo sulla single-board computer. Rufus non necessita installazione e, una volta avviato, richiede di selezionare il dispositivo di destinazione, ossia la MicroSD, l’immagine del OS (Selezione boot) e di assegnare l’etichetta del volume. Fatto ciò, premiamo AVVIA e il programma inizierà a caricare tutto sulla memoria esterna.
Quando avrà terminato, scolleghiamo la memoria da computer e inseriamola nel lettore di MicroSD posto sul retro della nostra single-board computer a dispositivo spento.
Accendiamolo, inserendo il cavo HDMI, connesso ad un monitor, e il connettore di alimentazione nella porta USB Type-C e si avvierà il sistema operativo da MicroSD.
Per installare il sistema operativo sulla eMMC, invece, dobbiamo prima di tutto, a Orange Pi RV2 spento, connettere la eMMC al dispositivo, avviare poi il sistema operativo da MicroSD, poi basterà aprire il terminale e digitare il comando:
sudo nand-sata-install
Si avvierà la procedura guidata di installazione, molto intuitiva e rapida. Selezioniamo la voce Boot from eMMC – system on eMMC.
La procedura guidata ci avviserà che andremo a cancellare la eMMC. Selezioniamo Yes e proseguiamo.
Selezioniamo il file system ext4.
Attendiamo la fine della procedura di installazione.
Terminata, selezioniamo Power off per spegnere l’Orange Pi RV2.
Riaccendiamola, rimuovendo prima la MicroSD, ed il sistema operativo sarà installato sulla eMMC.
OpenWRT
Per installare OpenWRT ripetiamo la procedura vista prima con Rufus e la MicroSD, assicurandoci di aver scaricato ed estratto l’immagine del sistema operativo.
Colleghiamo la MicroSD all’Orange Pi RV2, mentre questo è spento. Ora connettiamo la single-board computer al PC di casa tramite un cavo di rete, assicurandoci di aver adoperato la seconda porta di rete di Orange Pi RV2. Non adoperiamo la prima perché corrisponde alla porta WAN.
Accendiamo il dispositivo e da browser digitiamo URL 192.168.2.1 per accedere alla pagina web di gestione di OpenWRT. Per eseguire il Log In inseriamo la user root e la password root.
Possiamo adesso configurare Orange Pi RV2 come fosse un router.