L’iHost di Sonoff non è solo un semplice hub ma è un piccolo server locale privato per la gestione della domotica di Sonoff
L’iHost nasce come soluzione all’esigenza di poter gestire localmente la propria domotica, non solo assumendo il ruolo di Smart Hub, ma ponendosi come nodo centrale per coordinare e controllare localmente i dispositivi smart, in totale autonomia da servizi esterni, unificando i diversi standard di comunicazione. L’iHost è disponibile in due modelli (da 2GB e 4GB di RAM) e tramite la funzionalità Zigbee2CUBE permetterà di comunicare non solo con i dispositivi Sonoff, ma anche con device di terze parti, come Aqara, Philips, SmartThings e Ikea.
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Confezione & Bundle
La confezione dell’iHost è abbastanza minimale e consiste in una doppia confezione, esterna in cartone e interna in cartoncino, come pure minimale è il suo bundle che consiste in un cavo di rete, un cavo di alimentazione (l’alimentatore da 5V e 2A è assente), un manuale utente ed il reset tool.
Specifiche tecniche
Abbiamo definito l’iHost come un piccolo server, piuttosto che un semplice hub, perché di fatto è un Mini-PC basato su processori ARM a 32 bit RV1109 (dual-core a 1,5GHz, per la versione a 2GB di RAM DD4) o RV1126 (quad-core a 1,5GHz, per la versione a 4GB di RAM DDR4).
Alle CPU è associato anche un NPU, anche qui da 1.2TOPS per la versione più economica e da 2TOPS per la versione più performante a 4GB di RAM.
Ad ogni modo, entrambe le versioni cono accomunate da una memoria eMMC da 8GB, dal chip Realtek RTL8723 per la gestione della connessione Wi-Fi a 2,4GHz e del Bluetooth, nonché della presenza del SoC EFR32MG21 per il protocollo Zigbee.
Esteticamente l’iHost è un piccolo server di colore bianco realizzato in Policarbonato, di dimensioni di 120 x 135,5 x 41 mm, dotata sul fronte di una striscia luminosa blu, indicante il normale funzionamento del device, che diventa rossa in caso di alert e gialla in caso di aggiornamento o associazione con sotto-dispositivi.
Sul retro del device sono collocate tutte le interfaccia di comunicazione, come ad esempio una porta USB 2.0, uno slot per SDCard da adoperare con memorie fino a 256MB, la porta RJ45 per la commessione di rete a 100Mbps, il connettore di alimentazione USB Type-C per fornire 5V e 2A e il pulsante di Reset per il ripristino ai dati di fabbrica.
Nella parte superiore dell’iHost è collocato il pulsante di accensione/spegnimento (premuto per 3 secondi spegne il dispositivo), seguito dal pulsante per l’attivazione della modalità di pairing Zigbee, il Security button per la gestione delle funzionalità di allarme, il pulsante di Mute per attivare o disattivare il microfono integrato.
Nella parte inferiore, oltre al piede gommati per tenere fermo e saldo in posizione il dispositivo, troviamo un piccolo speaker che funziona da dispositivo di comunicazione e da sirena di allarme.
Configurazione
Il nostro server locale iHost è un dispositivo molto semplice da collegare e configurare. Per poter accedere alle sue funzionalità, sarà sufficiente collegarlo via cavo Ethernet alla rete di casa e accenderlo. Dopo qualche breve istante, sarà raggiungibile da un qualsiasi browser all’indirizzo http://ihost.local ed apparirà la schermata di inizio configurazione, all’interno della quale ci verrà richiesto di creare una password per i futuri accessi e configurazioni.
Una volta configurata la password, ci troveremo all’interno del sistema operativo CUBE, un OS Linux Based a 32 bit, che ci permetterà di effettuare diverse configurazioni locali, alternandoci tra i comuni device Wi-Fi, precedentemente configurati con app eWeLink, ai device con protocollo Zigbee 3.0, fino ad un massimo di 128 dispositivi.
A tal proposito, per utilizzare localmente i dispositivi Wi-Fi, dobbiamo prima di tutto configurare eWeLink Smart Home, add-on ufficiale installabile su iHost.
Una volta installato, l’add-on richiederà l’inserimento delle credenziali del proprio account eWeLink.
Effettuato il Log In scansionerà la rete locale ed integrerà i dispositivi, potendoli gestire pienamente in locale, cliccando sul pulsante Sync.
Integrate, saranno disponibili nella lista dei dispositivi di iHost.
CUBE di iHost ci permetterà anche di installare anche altri add-on come MQTT2CUBE-Tasmota (per integrare device con firmware Tasmota), Tailscale (per configurare una VPN e controllare da remoto l’iHost), Homebridge (per integrare dispositivi che non supportano HomeKit) e altri ancora.
Un’integrazione estremamente utile è la Zigbee2CUBE che ci permetterà di integrare anche dispositivi Zigbee di terze parti, come Aqara, Philips, SmartThings, Ikea e, in alcuni casi, anche Tuya e altri brand.
L’iHost supporta anche il protocollo Matter grazie alla funzionalità Matter Bridge è pissibile aggiungere, senza problemi, dispositivi gestiti da iHost alle piattaforme supportate da Matter di aziende giganti del settore come Apple, Google, Amazon, Samsung SmartThings, ecc., così da poter controllare, visualizzare, impostare l’automazione e interagire con molti altri dispositivi per la casa intelligente di tutti i marchi.
iHost offre poi la possibilità di integrare anche IPCam, purché rispettino gli standard di comunicazione RTSP o ONVIF.
Alcune videocamere potrebbero essere integrate automaticamente semplicemente cliccando sul pulsante Start Setup e inserendo nome utente e password, altre manualmente inserendo l’indirizzo RTSP generato dalla propria IPCam.
Una volta integrate, appariranno nella lista dei dispositivi e possiamo controllare le Live con un semplice click.
Possiamo adoperare l’iHost come un sistema di allarme, tramite la funzionalità Smart Security, scegliendo tra 3 modalità: Home Mode, Away Mode e Sleep Mode.
Ogni modalità sarà personalizzabile, aggiungendo o rimuovendo sensori, impostando delay, regolando volume della sirena di allarme e altro ancora.
Sarà anche utilizzabile con il servizio CAST di eWeLink, creando la nostra dashboard personale che meglio si adatta alle nostre esigenze, organizzando i dispositivi come più ci aggrada.
All’interno di Cube di iHost troviamo la sezione Pilot Features, in cui vengono mostrate agli utenti alcune funzionalità ancora in fase di sviluppo, ottenendo un’anteprima, provandole e modificandole. Al momento sono disponibili la Turbo Mode, eWeLink-Remote Control, Blueooth Speaker e Wi-Fi.
Infine, l’iHost è dotata di una Open API Interface, ossia offre una serie di documenti API aperti per consentire di sviluppare componenti aggiuntivi o di integrare iHost in un sistema di domotica di terze parti. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo al seguente LINK.