Un interruttore da parete Zigbee, dotato di Neutro opzionale ed adatto alla scatola murale 502: ecco lo ZBM5 di Sonoff
Sonoff rinnova ancora una volta la serie SwitchMan con il nuovo ZBM5, un interruttore da parete dotato di protocollo Zigbee, che si distingue per il suo Neutro opzionale e per la compatibilità con le scatole murali europee standard 502, più piccole rispetto allo standard italiano 503. Dopo aver proposto le versioni Wi-Fi, Matter e Zigbee per scatola 503, il brand cinese propone ora una variante più compatta, pensata per adattarsi agli impianti murali più diffusi in Europa. Lo ZBM5 è disponibile nelle versioni a uno, due o tre canali ed è progettato per offrire grande versatilità in fase d’installazione, grazie alla possibilità di funzionare sia con Neutro che senza.
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Confezione & Bundle
L’interruttore arriva nella classica scatola arancione che contraddistingue i dispositivi Zigbee di casa Sonoff.
Fin da subito si nota una delle sue caratteristiche più interessanti, cioè la possibilità di scegliere se utilizzare il Neutro o meno, in base al tipo di impianto elettrico disponibile.
All’interno della confezione troviamo l’interruttore stesso, accompagnato dal manuale d’uso e dalle viti necessarie per il fissaggio a parete.
Specifiche tecniche
Lo SwitchMan M5 è disponibile in due varianti, una adatta allo standard italiano 503, l’altre allo standard europeo 80/86 compatibile con le scatole murali 502, tutte di colorazione bianca per identificare i prodotti Matter, da 1 fino a 3 pulsanti. La versione che abbiamo ricevuto è quella a tre pulsanti ed adatta a scatola murale 502.
Il design dello ZBM5 riprende lo stile minimalista e moderno a cui Sonoff ci ha abituati. Il corpo è interamente realizzato in policarbonato bianco, materiale che conferisce un aspetto pulito e sobrio, adatto a qualsiasi ambiente domestico. Anche i pulsanti, presenti nel modello da noi testato a tre canali, sono realizzati nello stesso materiale.
La placca posteriore, invece, è in metallo ed è progettata per essere avvitata saldamente alla scatola murale, offrendo una buona solidità strutturale. Il device è pensato per uso esclusivo indoor, realizzato per lavorare con temperature comprese tra i -10°C ed i +40°C, con umidità relativa tra il 5% ed il 95%, inoltre l’interruttore misura 87 x 87 x 40.2mm, e può lavorare sia con i 100V che i 240V in AC.
Smontando lo ZBM5, separando il frontalino dalla parte di alimentazione, scopriamo che a gestire il device è un chip EFR32MG22. Sul PCB del device troviamo anche i singoli pulsanti ed i rispettivi led di stato. Oltre ad i led di stato, utili per comprendere lo stato dei singoli relè, troviamo un led per lo stato di connessione (lo troviamo nel pulsante centrale), lampeggiante lentamente se il device è in pairing mode, lampeggiante velocemente se ci sono perdite di segnale.
Lo ZBM5 lavora con una tensione di 230V, permettendo di gestire corrente fino a 10A.Significa che per la versione in nostro possesso possiamo collegare carichi fino a 400W, il che permetterebbe al dispositivo di gestire non solo punti luce.
Per la gestione dei carichi troviamo una morsettiera costituita da 5 unità: il Neutro (opzionale), la Fase in ingresso e 3 Fasi in uscita. La morsettiera è dotata anche di una cover rimovibile per un posizionamento più sicuro in fase di montaggio a parete. L’utilizzo del Neutro è legato anche al carico che deve gestire. Infatti, per carichi resistivi inferiori ai3Wdobbiamo adoperare il Neutro, rendendo lo ZBM5 un Router Zigbee. Per carichi superiori, non sarà necessario usare il Neutro; questo però renderà il device un End device nella rete Zigbee.
Collegamenti
I collegamenti da effettuare sono molto semplici, tuttavia vi ricordiamo di non toccare mai i vostri impianti elettrici se non sapete bene cosa state andando a fare e di rivolgersi sempre ad un professionista per ogni evenienza.
Passiamo adesso ad esaminare la morsettiera e a vedere come effettuare i collegamenti elettrici; nel primi morsetto, partendo da destra, notiamo la lettera N, identificante il Neutro. Con L identifichiamo la linea di Fase in ingresso, ossia il cavo che dalla scatola di derivazione arriva all’interruttore. Per verificare quale filo sia la Fase, adoperate un cercafase. I morsetti L1, L2 e L3 identificano le Fasi in uscita, ossia i cavi che arrivano, ad esempio, ad un punto luce.
Nello schema riportato, troviamo in rosso la line di fase che dall’impianto a 230V entra nell’interruttore. Da L1, L2 e L3 partono 3 fasi di uscita, anche qui di colore rosso, che portano la tensione a 3 lampadine. In blue, invece i cavi di Neutro, che si ricongiungono all’omonima linea.
Nel caso di collegamento senza neutro, le cose si semplificano ulteriormente. Troviamo sempre in rosso la line di fase che dall’impianto a 230V entra nell’interruttore e, come sopra, da L1, L2 e L3 partono 3 fasi di uscita, anche qui di colore rosso, che portano la tensione a 3 lampadine. Non sarà presente il cavo del Neutro.
Configurazione
Lo ZBM5 è compatibile con diversi ecosistemi, tra cui Alexa, Google Home, Apple HomeKit e Home Assistant, che grazie alla tecnologia Zigbee permette una integrazioni diretta.
La configurazione per l’associazione con l’app eWeLink è abbastanza semplice e guidata. Assicurandoci che lo ZBM5 sia correttamente alimentato, effettuiamo il pairing utilizzando un bridge Zigbee. Nel nostro caso utilizziamo il Bridge Ultra, ma anche adoperando il Bridge Pro o l’NS Panel Pro avremo una piena compatibilità.
Avviamo il pairing cliccando su Aggiungi Dispositivo e attendiamo l’accoppiamento.
Una volta associato possiamo gestire i singoli canali, scegliendo se accenderli/spegnerli tutte e tre contemporaneamente o singolarmente, creare ed impostare programmazioni, impostare un timer o dei cicli di ripetizione.
Dalle impostazioni, invece, possiamo accedere a diverse features, come indicare il tipo di dispositivo connesso ai canali (scegliendo tra interruttori, prese, tende, televisione, luci e tanto altro), impostare lo stato dei canali all’avvio (accesi, spenti o mantenere l’ultimo stato) e abilitare la funzionalità di Detach Relay, vista già con il Mini R4 Extreme, lo ZBMINI-L2 e ZBMINI-R2, che permette di scollegare lo stato del pulsante da quello del relè. In ultimo, ma non meno importante, se attivare il led di stato di connessione (di default spento).
Lato Home Assistant l’integrazione non può non avvenire con Zigbee2MQTT, in quanto adoperando ZHA perdiamo alcune funzionalità. Come sempre avviamoo il pairing con l’Add-on Z2M e attendiamo il completamento dell’associazione. Al termine di essa il device viene identificato come Router Zigbee, poiché abbiamo collegato anche il cavo del Neutro, sebbene risulti, almeno per il momento, non supportato.
In Home Assistant vengono mantenuti solo le entità per la gestione dei singoli relè, perdendo di fatto alcune funzionalità tipiche su app eWeLink, come il led di network, il Detach Relay e lo stato di accensione di canali. Non si esclude affatto un futuro upgrade dell’integrazione.