Guardiamo insieme il Sonoff Basic Gen5, dispositivo rinnovato con protocollo Matter ed integrabile in Home Assistant
Nel panorama della domotica “fai da te”, Sonoff ha saputo conquistare una nicchia grazie ai suoi dispositivi essenziali, economici ma funzionali. Il Basic Gen5 (modello BASIC-1GS) rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alle generazioni precedenti, ambendo a fare della compatibilità con l’ecosistema Matter e della reattività locale i suoi punti di forza. Non si tratta soltanto di un aggiornamento hardware: il Gen5 vuole essere un “ponte” verso un sistema smart più interoperabile, rendendo più fluida la vita domestica senza rinunciare alla semplicità.
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Confezione & Bundle
Il Sonoff Basic Gen5 arriva in una scatola compatta e colorata, in linea con lo stile sobrio ma riconoscibile del marchio. All’interno, oltre al dispositivo stesso, è presente un piccolo accessorio in plastica progettato per facilitare la rimozione della scocca. È un dettaglio che si rivela utile non solo per accedere ai morsetti interni senza danneggiare l’involucro, ma anche per eventuali operazioni di manutenzione o aggiornamento.
Completa la dotazione un manuale rapido multilingue, che spiega le modalità di cablaggio e i primi passi nella configurazione. Non si tratta quindi di una confezione ricca di extra, ma è chiaro che Sonoff abbia scelto di includere ciò che realmente serve all’utente: un dispositivo pronto all’uso e un piccolo strumento che ne semplifica l’installazione e la gestione.
Specifiche tecniche
Il cuore del Sonoff Basic Gen5 è un microcontrollore BK7238, scelto da Itead per garantire un equilibrio tra consumi ridotti, affidabilità e velocità di risposta nei comandi. Si tratta di un componente pensato per la nuova generazione di dispositivi smart, in grado di supportare nativamente lo standard Matter. Questo significa che, una volta collegato alla rete WiFi domestica a 2,4 GHz, può dialogare con praticamente qualsiasi ecosistema domotico moderno, da Apple Home a Google Home, passando per Alexa e Home Assistant, senza più il vincolo di dover rimanere “chiusi” dentro l’app eWeLink.
Dal punto di vista elettrico, il Basic Gen5 mantiene la filosofia della linea Sonoff: un relè semplice, capace di gestire carichi fino a 10 ampere su un range di tensione che va dai 100 ai 240 volt. In termini pratici, questo lo rende ideale per comandare luci, lampade da soffitto, strisce LED o piccoli elettrodomestici, mentre resta meno adatto a carichi fortemente induttivi o con assorbimenti elevati, come motori o resistenze di grande potenza. La costruzione è compatta e leggera, con un involucro in policarbonato bianco che non solo ne riduce il peso, ma lo rende anche più sicuro e resistente al calore.
Interessante anche la parte ambientale: il dispositivo è certificato per funzionare senza problemi in un range che va da -10 a +40 gradi, con una tolleranza all’umidità piuttosto ampia. Questo lo rende affidabile non solo all’interno dell’abitazione ma anche in ambienti semi-esterni o locali meno controllati, come garage e cantine.
In situazioni normali, il dispositivo è progettato per funzionare con lampade compatibili (LED, a basso consumo, lampade incandescenti) con potenza compresa tra 3 W e 100 W, sempre entro i limiti di 10 A. Dal punto di vista pratico, il Gen5 consente anche il controllo locale senza dipendere dal cloud, per garantire reattività anche quando la connessione internet è assente o instabile.
Un dettaglio curioso e particolarmente riuscito del Sonoff Basic Gen5 riguarda il suo pulsante fisico. A differenza delle generazioni precedenti, qui non troviamo un bottone visibile all’esterno: l’interfaccia di comando è stata integrata direttamente nella parte superiore del case. Basta premere con decisione in quel punto e il dispositivo risponde, consentendo sia di accenderlo e spegnerlo manualmente sia di avviare la procedura di accoppiamento. Questa scelta di design conferisce al Gen5 un aspetto più pulito e compatto, eliminando elementi sporgenti che potevano indebolire la scocca. Allo stesso tempo, mantiene la praticità del controllo diretto, utile ad esempio in fase di installazione o nei casi in cui si voglia bypassare per un attimo il controllo via app.
Infine, vale la pena sottolineare la presenza della cosiddetta Modalità Magic Switch, una funzione che non si limita ad accendere e spegnere, ma che permette di mantenere sincronizzato l’interruttore tradizionale a muro con i comandi smart. È un dettaglio che fa la differenza nell’uso quotidiano, perché evita il fastidio di trovarsi con un interruttore “fuori fase” rispetto allo stato reale della lampada.
Parlando del Gen5, poi, non possiamo non confrontarlo coi suoi predecessori, ossia i Sonoff Basic R, emergendo sia continuità sia differenze che contano nella scelta:
Da un lato, il Basic R4 è già apprezzato per la sua modalità Magic Switch, che permette di mantenere il normale interruttore a muro attivo pur gestendo il controllo smart. Il Gen5 conferma questa modalità ma la affianca all’adozione ufficiale di Matter, il che apre prospettive di compatibilità molto più ampie rispetto al R4 che non è certificato Matter (o ha solo versioni con supporto parziale).
Inoltre, grazie al supporto locale più robusto del Gen5, l’interruttore tende a offrire maggiore reattività interna senza dipendere completamente da server cloud, una criticità che in alcuni casi – specie con il R4 – può manifestarsi come latenza o fail momentanei in assenza di internet.
Tuttavia, il R4 può avere vantaggi in compatibilità già consolidata con ecosistemi legacy Sonoff o firmware personalizzati (es. Tasmota, ESPHome), dove il supporto è molto ampio. Se per te è importante usare firmware alternativi o modding avanzato, il R4 potrebbe essere una scelta più flessibile in certi contesti.
In sintesi: il Gen5 punta più al futuro interoperabile con Matter e al funzionamento più “lisci” in condizioni reali, mentre il R4 è una soluzione matura e ben collaudata in molte installazioni, specie per chi ha già esperienza con l’ecosistema Sonoff “classico”.
Collegamenti
Il collegamento elettrico del Basic Gen5 segue lo schema classico di un relè a singolo canale. Vi è un terminale di ingresso (Line) e uno per l’uscita verso il carico (Load). In condizioni normali, il dispositivo viene inserito in serie al carico che si desidera controllare (lampade, resistenze, piccoli apparecchi elettrici compatibili).
In caso di utilizzo della modalità Magic Switch, è necessario collegare due linee (L1 / L2) in modo da permettere al dispositivo di “vedere” lo stato dell’interruttore a muro tradizionale e sincronizzarlo con la logica smart. Il cablaggio e il montaggio non sono particolarmente complessi per chi ha familiarità con impianti elettrici domestici, ma è essenziale operare con cautela, disalimentando la linea prima di intervenire.
Configurazione
La configurazione per l’associazione con l’app eWeLink è abbastanza semplice e guidata. Aprite l’applicazione, effettuate il LogIn con le vostre credenziali di accesso e cliccate in alto sul pulsante Add Device. Per prima cosa verrete avvisati di adoperare una rete Wi-Fi a 2,4GHz e non a 5GHz; potreste avere problemi in questa fase e potreste risolvere il problema con un po’ di insistenza o disattivando questa modalità dal vostro Modem/Router.
Il passo successivo è attendere il pairing con il Basic Gen5. Potrebbe volerci qualche secondo, ma se tutto va per il verso giusto apparirà una schermata uguale a questa.
Personalizziamo il nostro Sonoff Basic Gen5 dandogli un nome e associandolo ad uno specifico ambiente della casa.
Entrando nelle funzionalità del device, troviamo immediatamente un’interfaccia minimale e fresca, all’interno della quale possiamo utilizzare da subito lo switch.
Troviamo anche la funzionalità Pulse, che tutti conosciamo come Inching.
Accedendo alle impostazioni, tramite app eWeLink, possiamo gestire con semplicità il device, cambiando nome, impostando aggiornamenti automatici, attivare/disattivare il LAN Control o il led di stato.
Possiamo anche impostare la Magic mode, compatibile solo con interruttore a bilanciere bipolari, che permetterà di collegare un pulsante fisico per adoperare il Basic Gen5.
Non manca la gestione dello Stato di accensione, impostandone il comportamento o un delay.
In ultimo, menzioniamo la possibilità di configurare il device anche in Matter, senza dissociarlo da app eWeLink, adoperando il codice generato su Home Assistant.
Passiamo adesso alla configurazione con Home Assistant OS. Per eseguire la configurazione sarà necessario spostarci sull’app di Home Assistant su smartphone, in quanto dovremmo scansionare anche qui il QRCode del Sonoff Basic Gen5. Apriamo l’app, muoviamoci su Impostazioni -> Dispositivi e servizi e clicchiamo sul pulsante Aggiungi integrazione.
Selezioniamo la voce Aggiungi dispositivo Matter.
Si aprirà la procedura di configurazione che ci chiederà se si tratta di un device nuovo o già in uso, scegliendo quest’ultima opzione.
Ci chiederà a quale controller è già connesso: selezioniamo Altri controller.
Inseriamo adesso il codice che abbiamo ottenuto via app.
Attendiamo qualche secondo che la procedura di associazione termini, finché apparirà una schermata simile a questa, dandoci la conferma dell’avvenuta associazione e della creazione di una entità switch da aggiungere alla plancia. Come anticipato, andremo a perdere molte delle principali funzionalità presenti nell’app eWeLink, prima fra tutte la Magic Mode.