La programmazione in ESPHome ci permette anche di programmare una ESP32 con un sensore di umidità del suolo (igrometro) e calibrarne anche la sensibilità, in modo da avere uno strumento in più su Home Assistant
Negli ultimi anni l’automazione domestica ha reso sempre più semplice prendersi cura delle piante, anche a distanza. Tra i componenti più utili in un sistema di irrigazione intelligente troviamo l’igrometro capacitivo, un sensore che permette di misurare l’umidità del terreno in modo preciso e duraturo. Se stai progettando un sistema basato su ESP32, ESP8266 o Arduino, questo piccolo dispositivo è un alleato prezioso.
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Specifiche tecniche
L’igrometro capacitivo è un sensore che misura il livello di umidità del terreno senza utilizzare contatti elettrici diretti con l’acqua. A differenza dei classici sensori resistivi, che tendono a ossidarsi rapidamente a causa della corrente che attraversa il terreno, il modello capacitivo è molto più resistente nel tempo.

La sua struttura è semplice: una piastra in circuito stampato (PCB) rivestita da uno strato protettivo e dotata di un piccolo circuito elettronico. Quando il sensore viene inserito nel terreno, la sua capacità elettrica varia in base alla quantità di acqua presente nel suolo. L’acqua, infatti, ha una costante dielettrica molto più alta rispetto all’aria o ai materiali secchi, quindi un terreno umido aumenta la capacità del sensore, mentre un terreno asciutto la riduce.

Il circuito interno dell’igrometro converte la variazione di capacità in un segnale di tensione analogica, generalmente compreso tra 0 e 3,3 volt (nei modelli più diffusi). In pratica, quando il terreno è molto secco, il sensore restituisce una tensione più alta (circa 2.8–3.0 V), con terreno umido, la tensione scende intorno a 1.5–2.0 V, mentre se il sensore è bagnato o immerso, la tensione può arrivare fino a 0.8–1.2 V.

La principale differenza tra un igrometro capacitivo e uno resistivo è la durata nel tempo. I sensori resistivi, pur essendo economici, tendono a corrodersi dopo pochi mesi perché la corrente elettrica passa direttamente attraverso il terreno e l’umidità accelera l’ossidazione dei contatti. L’igrometro capacitivo, invece, non ha contatti esposti alla corrente e mantiene una precisione stabile anche dopo anni di utilizzo. Tra i vantaggi più rilevanti troviamo l’assenza di ossidazione, la stabilità delle misure nel tempo, la facilità di utilizzo e la compatibilità con sistemi a 3.3 V e 5 V, come ESP32 e Arduino.






