Empire Gaming, dopo il DarkWitcher, ha proposto sul mercato la Stardust, una nuovissima tastiera meccanica con retroilluminazione RGB pensata per i gamer. Posizionata in una fascia medio/alta, questa tastiera con layout italiano sfrutta tecnologie molto recenti e utilizza un buon comparto software.

Confezione & Bundle

La confezioni varia leggermente rispetto a quelle a cui ci ha abituato Empire Gaming; la Stardust è riposta in una doppia confezione, una esterna in ciano con il logo dell’azienda, l’altra invece è la solita scatola marrone in cartone. Il bundle è un po’ scarno, infatti troviamo la tastiera, un piccolo manuale multilingua e il poggia-polsi magnetico da attaccare alla tastiera stessa. Non è presente un CD con il software, che va scaricato dal sito ufficiale di Empire Gaming.

Materiali

La Stardust è progettata interamente in ABS, infatti dai tasti ai piedini regolabili, alla scocca tutto è in plastica. Sebbene non sia il più nobile dei materiali per una tastiera che si affaccia ad una certa fascia di mercato, rimane comunque un materiale di ottima densità e fattura; nel complesso dovrebbe resistere all’usura nel lungo periodo. A fare eccezione sono il lungo cavo USB intrecciato a nylon con connettore placcato in oro e la parte sottostante ai tasti che risulta essere in lega metallica.

Anche il poggia-polsi è realizzato interamente in plastica. Quest’ultimo si aggancia discretamente alla tastiera, ma con movimenti bruschi si stacca facilmente. La scelta di una parte rimovibile è una buona idea, in quanto non sempre è gradito un poggia-polsi, principalmente per motivi estetici, ma anche per motivi ergonomici. Difatti, possiamo regolarne l’altezza con i piedini posti sul retro della scocca, tuttavia solo in due posizioni.

Un ulteriore sguardo va dai ai tasti, ben 109 tasti, completi sia di un reparto multimediale, sia un un comparto per utilizzare macro o regolare audio o retroilluminazione.



Tecnologia & Software

La Stardust è progettata per essere una tastiera tecnologicamente valida, partendo dagli switch presenti: gli OUTEMO DARK BLUE sono tasti opto-meccanici, ossia tecnologicamente avanzati perchè sfruttano un sensore ottico presente al loro interno che attiva un ricevitore alla pressione del tasto. Questo non compromette la tattilità del tasto, ma anzi incrementa l’attuazione riducendola fino ad un terzo, allungando quasi del doppio la vita dei tasti e diminuendo la forza d’attuazione. Dal punto di vista sonoro, sono meno rumorosi dei tradizionali Outemu Blue.

Un’altra tecnologia che sfrutta la Stardust è la retroilluminazione LED RGB a 16,8 milioni di colori, gestibile via software e compatibile con ambiente Windows, scegliendo tra diverse opzioni di personalizzazione o di creazione di macro e profili, oppure gestibile tramite il potenziometro presente sulla tastiera. Ruotandolo possiamo regolare la luminosità, premendolo invece possiamo selezionare uno dei 13 effetti presenti. Tenendolo premuto invece per circa 6 secondi, esso muterà funzioni regolando o disattivando l’audio del PC. La Stardust è inoltre dotata di funzionalità Anti-ghosting e del WinLock (blocco tastiera).



Difetti

La Stardust è un compromesso su molti aspetti, infatti per mantenere basso il prezzo si è scelto di usare solo materiali plastici e non utilizzare invece materiali come l’alluminio, presente in molte tastiere della stessa fascia di prezzo. Anche il comparto RGB poteva essere gestito meglio, adoperando un software poco più complesso per personalizzare la retroilluminazione anche di un singolo tasto, invece di farci scegliere solo tra gli effetti preimpostati. Ultima nota dolente di questa tastiera è la retroilluminazione del potenziometro che non è assolutamente regolabile.

Conclusioni

La Stardust è una buonissima tastiera per il prezzo a cui è venduta (69,99€ su Amazon), tuttavia va necessariamente migliorata per essere davvero competitiva nel mondo gaming. Sicuramente è quasi impeccabile dal punto di vista delle funzionalità ed estetico, come pure è la scelta di puntare sui tasti opto-meccanici invece di insistere sulla classica tecnologia meccanica, per i vantaggi sia nelle prestazioni che nella durata.