Il LinknLink iSG Box SE è un gateway all-in-one con piattaforma Home Assistant preinstallata, compatibilità Matter/Zigbee/Z-Wave, streaming 8K UHD
Nel panorama della domotica “fai-da-te” e degli smart hub evoluti, il dispositivo LinknLink iSG Box SE emerge come proposta particolarmente ambiziosa: non solamente un hub per sensori e attuatori, ma anche un centro multimediale e un agente AI conversazionale. L’idea è chiara: centralizzare la gestione della casa intelligente, abbattere la frammentazione tra ecosistemi (Google Home, Alexa, HomeKit), estenderla al controllo vocale/testuale da chat e integrare anche il media streaming fino all’8K. Ma come si comporta nella pratica? In questa recensione esploreremo la confezione e bundle, le specifiche tecniche, la configurazione e daremo un parere complessivo su punti di forza e limiti.
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Confezione & Bundle
La confezione di iSG Box SE trasmette sin da subito una sensazione di completezza: nella versione standard troviamo l’unità principale, un cavo HDMI per collegarla al televisore o monitor, un telecomando IR (utile per l’interfaccia multimediale/TV), e una guida rapida per l’avvio.

Il bundle appare ben pensato per un’installazione domestica: il cavo HDMI e il telecomando riducono la necessità di acquistare accessori aggiuntivi se lo si vuole usare anche come centro multimediale. Tuttavia, va segnalato che chi desideri integrare Z-Wave o Zigbee potrebbe dover acquistare un dongle separato – non tutti i bundle includono tutte le radio e gli accessori necessari.

Specifiche tecniche
Esteticamente l’iSG Box Se si presenta come una piccola scatolina di plastica, leggera e compatta, realizzata in policarbonato bianco, sufficientemente robusto anche per resistere ad urti accidentali. Il design è compatto e minimale, realizzato per armonizzarsi all’interno degli ambienti domestici. Al momento manca la possibilità di collocarlo dietro la TV per nasconderlo del tutto, ma con un po’ di pazienza sarebbe possibile realizzare un supporto in stampa 3D.
Dal punto di vista hardware e software, l’iSG Box SE propone un insieme di caratteristiche che puntano verso un uso evoluto: la CPU è indicata come un quad-core a circa 2,0 GHz, accompagnata da 4 GB di memoria RAM e 64 GB di memoria interna.

Nella parte frontale troviamo il ricevitore IR per la gestione tramite telecomando.

Soffermandoci qualche stante sul telecomando, che funziona con due batterie AAA da 1,5V (non incluse), esso non svolge solo il ruolo di controller per gestire l’interfaccia del box, ma è un vero e proprio strumento per accedere alle funzionalità multimediali. Troviamo gli accessi rapidi ad app come YouTube, Prime Video, Netflix, nonché al Play Store di Google per acquisire nuove app ed incrementarne le funzionalità, come ad esempio Plex o le app Qnap se come noi avete un NAS su cui sono caricati film, foto e video.
Sul fronte multimediale, l’unità supporta output video fino a 8K UHD e integra porte HDMI e USB che la rendono idonea anche come hub cinema domestico.

Accanto alla porta HDMI, troviamo la porta AV analogica per audio e video se non abbiamo una porta HDMI, la porta di rete, il connettore di alimentazione dove connettere l’alimentatore in dotazione da 5V 2 2A.

Per la connettività, troviamo WiFi dual-band (2,4 GHz / 5 GHz), Bluetooth, e tramite porte USB l’espansione verso Zigbee e Z-Wave (con dongle esterni compatibili CP210x / CH340/341).

Dal punto di vista del software, il sistema viene fornito con Home Assistant preinstallato, supporta oltre 2.500 marchi di dispositivi smart home, e contempla l’architettura “local-first”: cioè automazioni e controllo che avvengono nella rete locale senza dipendenza dal cloud.

In aggiunta, il dispositivo propone un agente AI integrato, accessibile tramite app di messaggistica (come WhatsApp o Telegram), che permette il controllo vocale o testuale della casa intelligente e l’automazione basata sull’apprendimento delle abitudini. Dal punto di vista delle interoperabilità, il supporto include Matter, HomeKit Bridge (che trasforma i dispositivi non-HomeKit in accessori HomeKit), Alexa, Google Home e Samsung SmartThings.

Un aspetto tecnico da considerare è che, pur essendo molto promettente, la vera performance effettiva dipenderà anche dal carico di lavoro: streaming 8K, automazioni complesse, numerosi dispositivi Zigbee/Z-Wave, e l’agente AI li sottopongono a stress. La presenza di 4 GB di RAM e 64 GB di storage è buona per il segmento, ma non è “estremo”: chi prevede scenari molto complessi potrebbe attendersi versioni più potenti o espansioni future. Inoltre, l’uso della radio Zigbee/Z-Wave dipende da dongle esterni – questo limita leggermente la semplicità “plug-and-play” in alcune configurazioni complesse.

In sintesi, dal punto di vista tecnico l’iSG Box SE si presenta come un hub molto completo, adatto tanto per l’utente avanzato quanto per chi voglia un unico dispositivo per smart home + media + AI, pur con qualche compromesso (dongle esterni, carico di sistema da monitorare).
Configurazione
L’installazione e la configurazione dell’iSG Box SE tendono verso una modalità guidata e relativamente semplice, specie se si possiedono già dispositivi smart o un minimo di esperienza con Home Assistant. Iniziamo collegandolo ad una TV con il cavo HDMI e diamo alimentazione. Attendiamo qualche istante che il dispositivo carichi e apparirà la schermata di configurazione.

Con l’ausilio del telecomando o di una tastiera wireless, andiamo ad impostare la lingua italiana e poi connettiamoci alla Wi-Fi di casa.

Accediamo al nostro profilo LinknLink o digitando le credenziali o, più facilente, scansionando app il QRCode.

Subito dopo l’accesso, il device terminerà la configurazione iniziale, installando tutti i pacchetti principali; attendiamo qualche istante.

Al termine ci verrà mostrata il cruscotto dell’iSG BOX SE, completo di barra laterale per gli accessi alle funzionalità principali.

Il cruscotto è personalizzabile in base ai propri gusti, cambiandone lo sfondo o aggiungendo widget o app preferite, nonché organizzare il tutto in nuovi gruppi.

Dalla barra laterale sarà possibile raggiungere diverse funzionalità, tra le quali la gestione dei dispositivi e i loro gruppi, le scene e le automazioni, la gestione dei consumi ed altro ancora.

Soffermandosi sui dispositivi, l’integrazione è semplice e guidata, tuttavia è parecchio limitata. Si tratta principalmente di integrare device già disponibili in Home Assistant o, comunque, integrare device compatibili con la lista presente.

La sezione più corposa è senza dubbio quella delle Aggiunte, ricca di add-ons per configurare al meglio il lato smart del device. Possiamo integrare Zigbee2MQTT, ESPHome, Aqara Home, Node-Red, Reolink e altro ancora.

Ci soffermiamo però su Home Assistant. Infatti l’iSG Box SE funziona sia da server che da app Companion. In poche parole possiamo usarlo per rendere smart la nostra casa, grazie ad Home Assistant Container preinstallato, gestendolo facilmente da GUI con l’app Home Assistant Companion. Verifichiamo subito l’indirizzo IP del nostro Home Assistant per configurare l’app.

Sempre dalla GUI apriamo Home Assistant Companion, digitando come username admin e password admin (le possiamo cambiare successivamente).

Sebbene sia già preconfigurato e richieda un minimo di configurazione iniziale, parliamo sempre della versione container, quindi prima di tutti gli add-ons presenti sulla versione OS, sebbene i principali sia gestibili dall’iSG Box SE. Dal punto di vista pratico, la navigazione da app è lenta e macchinosa, rendendo l’esperienza di utilizzo abbastanza sofferta.

Abbiamo voluto provare l’app Companion associandola anche alla nostra configurazione di Home Assistant, installata su un mini pc e disabilitando quella presente sul device per alleggerirlo. Il risultato rimane purtroppo il medesimo, con una lenta navigazione e lunghe ed estenuanti attesa.

Volendolo testare ancora, abbiamo installato l’app Reolink per gestire il nostro Hub e le videocamere ad esso connesse. Anche in questo caso, abbiamo caricamenti lenti e poco fluidi.

Un po’ scoraggiati, abbiamo testato la funzionalità di streaming, avviando da telecomando YouTube e avviando un video. A differenza di quanto visto prima, l’accesso all’app, la navigazione e la visione sono molto fluide e gradevoli, rendendo l’esperienza positiva e pienamente godibile.







